Ecco un modo efficiente per risanare finestre in edifici datati senza i soliti problemi di tempi lunghi, costi elevati e altri disagi

Risanare Finestre Anni '70-'90 in Poco Più di 1 ora

Stai cercando un modo efficiente per risanare finestre in edifici datati senza affrontare i soliti problemi di tempi lunghi, costi elevati e altri disagi?

La soluzione rivoluzionaria che stavi aspettando è finalmente qui. Il nostro metodo innovativo non solo riduce drasticamente il tempo e i costi di installazione, ma preserva anche l’estetica e l’integrità dell’edificio.

Quando si tratta di ville o appartamenti risalenti agli anni ‘70, ‘80 e ‘90, può rendersi necessario risanare finestre che altrimenti sono spesso causa di spifferi, rumori e soprattutto di gravi dispersioni energetiche.

Tradizionalmente, questo processo comporta non solo un notevole dispendio di tempo e risorse, ma anche possibili disagi per ci abita, come rumore, sporco e l’utilizzo di ponteggi.

In questo articolo ti spiego in dettaglio a quali problemi potresti andare incontro e quali soluzioni adottare per prevenirli.

Pronto?
Ok, cominciamo dal considerare il fatto che generalmente l’esigenza di risanare finestre di edifici non di recente costruzione coincide con il bisogno sia di rendere la casa esteticamente più bella sia con la necessità di risolvere questioni di ordine pratico come appunto spifferi, dispersioni, rumori, ecc.

A questo punto tra i miei colleghi c’è chi puntualmente propone di “ricostruire le vecchie finestre” (specie se in legno). In realtà questo modus operandi non è propriamente corretto: devi sapere che risanare le finestre comporta il riutilizzo del telaio originale su cui vengono montati vetri di nuova concezione, moderni sistemi di guarnizione e di ferramenta. Il che non ha senso, considerando che la vecchia finestra non è stata progettata per sopportare i moderni carichi.

Ad esempio, le moderne lastre di vetro sono molto più pesanti rispetto a quelle degli anni settanta. Montarle su telai di vecchia concezione vuol dire appesantire eccessivamente questi ultimi, il che può provocarne continui cedimenti nel tempo con conseguenze onerose sulla manutenzione.

Ci sono altri colleghi che invece propongono di risanare finestre con una semplice sostituzione, il che può esporre alla sottovalutazione di una serie di problematiche tra cui:

  1. La sostituzione tradizionale delle finestre richiede una pianificazione accurata e un coordinamento tra diversi professionisti, come architetti, imprese edili, fornitori e installatori. Questo processo può richiedere molto tempo, soprattutto se l’edificio ha caratteristiche uniche o vincoli architettonici.
  2. Le tecniche tradizionali possono comportare costi imprevisti, come la necessità di adattare le finestre a misure non standard o la riparazione di danni causati durante l’installazione.
  3. Rimuovere le vecchie finestre può generare una notevole quantità di sporco e polvere. Questo può essere particolarmente fastidioso in ambienti abitati, dove la pulizia costante diventa una necessità.
  4. In caso di appartamenti siti ai piani più alti, è spesso necessario installare ponteggi. Questo non solo aggiunge ai costi e ai tempi del progetto, ma può anche influire negativamente sull’aspetto esterno dell’edificio e limitare l’accesso a determinate aree.
  5. Le tecniche tradizionali di sostituzione infissi sottovalutano il bisogno di una posa in opera adeguata al tipo di risultati attesi, come risparmio energetico, isolamento acustico, isolamento termico, risoluzione delle dispersioni e recupero corretto dei vecchi controtelai (ovvero ciò che sostiene la finestra e che spesso è in cattive condizioni come ruggine, marciume, muffe, ecc).

Se ti affidi infatti ai tradizionali rivenditori di serramenti, il rischio è di doverti misurare con costi imprevisti e crescenti, ma soprattutto con risultati deludenti che annullano le aspettative prodotte dall’investimento.

Prendi ad esempio il caso di una sostituzione infissi che non tiene conto delle condizioni del controtelaio: è come otturare un dente senza prima averne rimosso la carie. Accade spesso infatti che vengano installate nuove finestre su controtelai marci o arrugginiti oppure non adeguatamente isolati. Proprio come nel caso del dente che viene otturato senza rimuoverne la carie, anche nel caso delle finestre, prima o poi sarai costretto a smontare nuovamente tutto, per eliminare le vere cause che sottendono a tutti i problemi che registri con i vecchi infissi.

La soluzione al problema di come risanare finestre vecchie e risalenti agli anni settanta-ottanta-novanta

Ecco un modo efficiente per risanare finestre in edifici datati senza i soliti problemi di tempi lunghi, costi elevati e altri disagi

A differenza di quanto descritto sin qui, il nostro Metodo Nenna, in combinazione con la qualità dei materiali degli infissi Finstral, offre una soluzione innovativa e efficiente. Ecco come operiamo, risolvendo sia aspetti tecnici (isolamento) che di natura pratica (contenimento dei costi e interventi non invasivi):

La prima fase prevede la rimozione dell’anta e della ferramenta della vecchia finestra, mentre il telaio esistente viene conservato. Questo approccio elimina la necessità di smontare e modificare il vecchio telaio, riducendo drasticamente il tempo e i costi del processo. Una pulizia accurata del telaio esistente è tutto ciò che serve per prepararlo al nuovo montaggio. Inoltre, questo sistema evita la rimozione di cappotti termici o rivestimenti per facciate, mantenendo l’integrità architettonica e l’estetica dell’edificio.

La seconda fase consiste nel rivestire internamente il vecchio telaio con nuovi profili che migliorano l’isolamento. Questa operazione viene effettuata dall’interno dell’edificio, senza necessità di interventi sulla muratura. Il processo è rapidissimo, richiedendo in media solo 30 minuti per finestra. Inoltre, non è necessario allestire un cantiere, evitando l’uso di ponteggi, teli per proteggere i mobili e lo sgombero dei locali, garantendo così il minimo disagio per gli occupanti.

Il nuovo rivestimento copre completamente i profili della vecchia finestra, mantenendo invariata l’estetica esterna dell’edificio. I profili esterni della nuova anta sono rivestiti di vetro, permettendo di preservare l’aspetto originale dell’edificio. Internamente, i nuovi profili nascondono completamente il vecchio telaio e possono essere realizzati in diversi materiali come PVC, alluminio, legno e Inlay, offrendo così ampie possibilità di personalizzazione.

Grazie ai brevi tempi di posa e alla riduzione dei costi, la posa con rivestimento interno del vecchio telaio è estremamente vantaggiosa. Inoltre, le nuove finestre soddisfano gli elevati standard di qualità Finstral in termini di isolamento acustico e termico, garantendo prestazioni di isolamento ottimali.

Il processo è gestito da un’unica azienda, semplificando il coordinamento e riducendo ulteriormente i potenziali disagi. Inoltre, salvaguardando il telaio esistente, il Metodo Nenna risulta essere una scelta ecologica, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale associati alla sostituzione delle finestre.

In sintesi, Metodo Nenna e infissi Finstral rappresentano una soluzione moderna e intelligente che risponde efficacemente alle sfide della sostituzione delle finestre in edifici storici o di vecchia costruzione, garantendo risparmio, efficienza, rispetto per l’ambiente e un minimo impatto sulla vita quotidiana degli occupanti.

Sai che puoi risparmiare  fino al 50% per sostituire i vecchi infissi?

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Ecco come approfittarne.

1. Bonus Casa 50%: Semplicità e Flessibilità
Il Bonus Casa rappresenta la scelta più semplice e flessibile se non prevedi altri lavori di ristrutturazione.

Questo bonus ti permette di sostituire infissi e serramenti anche senza intraprendere ristrutturazioni più ampie. Con una detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000€, divisa in 10 quote annuali, il Bonus Casa è un’opportunità da cogliere entro il 31 dicembre 2024.

2. Ecobonus 50%: Per un’Efficienza Energetica Superiore

Se desideri unire la sostituzione degli infissi a interventi di riqualificazione energetica, come l’installazione di un cappotto termico, l’Ecobonus è la soluzione ideale.

Questo incentivo è volto alla riqualificazione energetica degli edifici, inclusa la sostituzione di infissi e serramenti, con requisiti specifici di trasmittanza termica e conformità alle normative vigenti. La detrazione è del 50% su una spesa massima di 120.000€, ripartita in 10 anni, con scadenza anch’essa al 31 dicembre 2024.

3. Bonus Sicurezza 50%: Sicurezza e Protezione

Il Bonus Sicurezza si indirizza agli interventi di miglioramento della sicurezza antieffrazione, come l’installazione di infissi più sicuri, sistemi antifurto o grate di sicurezza.

Questo bonus, che prevede una detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000€, è particolarmente indicato se desideri incrementare la sicurezza della tua abitazione, ripartendo il costo in 10 quote annuali. Importante ricordare che il Bonus Sicurezza non è cumulabile con il Bonus Casa.

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